A tu per tu con lo scrittore sempre in viaggio: Antonio Meola
Solitamente, chi si sente arrivato, in realtà si è appena seduto e l'autore di oggi, lo sa bene. La sua crescita professionale, è un'interminabile traccia musicale: "un pallone senza allenamento, rischia di fermarsi quasi subito, mentre un assiduo lettore, porterà la sua mente lontano lontano". Ecco come potrei metaforicamente riassumervi l'intervista con il giovane scrittore Antonio Meola.
1) Antonio Meola:
scrittore, lettore, informatico, maschio, essere umano. Non
necessariamente in quest'ordine (se vogliamo citare la buonanima di
Pinkett). Scegli tu l'ordine e spiega ai lettori perché ci tieni
all'etichetta 'essere umano'. Pensi che per quanto scontato sia, molti
se ne scordino l'importanza? Se vogliamo, anche Fantozzi rivolgeva
spesso questa esclamazione: "quanto è umano, lei!".
"Essere
umano" può avere due significati: può essere l'appartenenza alla razza
umana, oppure il fatto di avere un grande cuore. Io ne propongo un
terzo: essere umano, nel senso di essere fallace, e allo stesso tempo
efficace. Ognuno di noi ha i suoi punti deboli e i suoi punti di forza, e
tutti sono bravi a fare qualcosa, nel bene e nel male. Ecco, io mi
sento umano: capace di fare bene, capace di sbagliare.
2)
Il tuo profilo Ig, nasce a dicembre dello scorso anno. Quando e come
Antonio hai scelto di aprire una pagina dedicata alla lettura ed agli
appassionati di musica?
L'ho deciso mentre stavo
scrivendo il mio primo romanzo. Con una casa editrice alle mie spalle mi
sentivo in dovere di dover prendere la cosa seriamente, e tant'è,
adesso ne ho fatto un lavoro. Mi sento uno scrittore, sono uno
scrittore; mi sento un lettore, sono un lettore; torna l'essere umano:
sono essere umano, e voglio parlarne. E ho scoperto un mondo, un
sottobosco, se vogliamo, poiché la "popolazione indigena" di Instagram è
lì per altro, cerca altro, e pochi sono gli appassionati di libri e non
solo di libri, insomma dell'ordinario ma visto da una prospettiva
diversa. Così è nata la mia idea di aprire un profilo Instagram e di
farmi portavoce delle mie passioni. Non siamo del tutto soli: a
qualcuno, là fuori, piace quel che piace a noi, sempre.
3) Nel tuo percorso artistico, conta più una penna o una nota? Nel bagaglio già pieno, devi scegliere tra le due, cosa porti?
️
. Motivaci.
Nel
mio percorso artistico conta molto di più la penna. La musica è arte,
sì, ma le orecchie non servono quando leggi, e leggere è la prima cosa
che uno scrittore deve fare, e per me dovrebbe essere una priorità di
chiunque. Poi, perché no? Anche la musica fa il suo, ma mai la
sostituirei alla penna. Mai.
4)
A metà maggio, una notizia incredibile: La fine della notte, edito
Helios Edizioni, diventa Best Sellers. Che effetto fa? Quanta fatica ed
impegno si sono mescolati per raggiungere un podio simile?
Essere
me stesso, raccontare la storia che avevo dentro, incuriosire gli altri
presentandola nel miglior modo possibile, questo ho dovuto fare. Non
conto la fatica e l'impegno che ci sono voluti perché sono sempre con la
testa a domani, al prossimo libro da leggere, o al libro che sto
leggendo, se non l'ho finito, e così è con le storie che sto scrivendo,
una totale immersione in quel che vivo nel presente e nel futuro
anteriore. Il passato è solo un mezzo per arrivare all'oggi, tutto qui.
Con questa caricatura accattivante, Antonio risalta il talento di Francesca Rocco, ritrattista e illustratrice che su Instagram la potrete trovare con il nome di: franzie_art_79. Lei stessa, avvisa i suoi followers così: "se mi oscurano l'account, mi troverete su Franzieart". Credo di avervi incuriosito abbastanza!
5)
Nonostante i primi successi e gratificazioni, sei solito digitare che
"la salita è ancora lunga...". Qual è il tuo obiettivo? Sei pronto a
intraprendere la sola strada della scrittura, o l'abbinerai ugualmente
al percorso da informatico?
Penso che non finirò mai di salire. Non arriverò mai da nessuna parte, sarò sempre in viaggio, sulla strada della scrittura.
Il
mio obiettivo è non avere rimpianti. Non so se riuscirei a scrivere e
basta, sono sincero. Tralasciando il fattore economico, che è un forte
contro, non riuscirei assolutamente a infondere nella mia scrittura la
realtà che io tanto osanno, con i suoi dettagli che diventano parte
della storia, perché per scrivere devo osservare, ascoltare, vivere gli
altri, vivere altre dinamiche, e quindi lavorare. Mi piace quello che
faccio, potrei continuare a farlo, sì. Chi lo sa come andranno le cose?
6)
Credi che per essere un valido scrittore, si debba leggere molto o che
spessa fa fede il proprio talento innato? Hai un autore preferito oppure
spazi dal moderno alla mitologia greca? Su quest'ultima, avrai qualcosa
da dire, dato che recentemente hai pubblicato passaggi di Omero. Cosa
ti affascina di più? Se fossi stato uno scrittore dell'epoca, di cosa
avresti narrato?
Leggere, leggere, leggere. Il talento
da solo è nulla: Adriano, che giocò nell'Inter pochi anni, aveva grande
talento, ma non la testa adatta a mantenerlo costante. E questo è solo
un esempio di gente che ha brillato per poco, per talento (perché il
talento può farti brillare una volta, ma non per sempre, come viceversa
fa il costante allenamento).
Non saprei scegliere un autore
preferito. Penso che molti siano e siano stati validi, altri maestri
indiscutibili. Alcuni, pochi, insuperabili, inarrivabili. E spazio da
argomenti moderni ad argomenti di tanti anni fa, ad argomenti
fantastici. La mitologia è solo uno dei miei tanti interessi. Mi
affascina, e non so dire perché. Quella greca, per esempio, è molto
umana, e agli dèi di soprannaturale attribuiva solo la potenza, ma non
l'animo. I greci, nel cielo, vedevano loro stessi, e non c'è niente di
più umanistico di questo.
Non so di cosa avrei parlato, ai
tempi. Non so nemmeno che possibilità di studiare avrei potuto avere...
so però che mi sarebbe piaciuto tanto leggere Erodoto, per la sua
fedeltà alla verità, smaliziata, senza le pretese altezzose che
caratterizzano il giornalista di oggi.
7) Con l'inizio dell'estate, 21 giugno, è nata la pagina Leggiamoci2021, di cui fai parte. Qual è il tuo valore aggiunto?
Leggo
libri di autori emergenti e li recensisco; vedo la musica da un altro
punto di vista, la esalto come arte. Venite a leggerci, e scoprirete di
che parlo su Leggiamoci (@leggiamoci_2021 su Instagram).
8) Lancia il tuo appello ai nostri lettori, cosicché possano trovarti, leggerti e recensirti!
Io
sono qui, le mie storie sono qui, e aspettano solo voi. Sono solo un
appassionato di storie che ha deciso di crearne di nuove. Potrebbero
piacervi. Spero proprio che vi piaceranno.
Viviana Fornaro Brambilla

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