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Visualizzazione dei post da aprile 19, 2020

Una dedica speciale, a porte chiuse

In forma anonima, citerò di seguito il triste epilogo capitato ad una mia amica, diventata mamma per la seconda volta, l’11 marzo scorso.   Quando le gioie si macchiano di brutte notizie, la voglia di sorridere viene meno e subentra lo sconforto, talvolta (seppur legittima), la rabbia. La seconda gravidanza di Giulia, nome di fantasia, non era iniziata nel migliore dei modi: esami sballati e tanto prurito, accompagnati da un insolito calo di peso. Non ci faceva caso, lei, una mia ex collega di lavoro e compagna di risate a crepapelle, quelle che appena ci ripensi, ridi da sola e tirano su il morale.   Lei, madre già di una piccola creaturina, in attesa di una seconda, altrettanto desiderata, a marzo ha partorito un bellissimo bimbo affetto però da una malformazione cardiaca, scoperta soltanto una volta venuto al mondo. Un imprevisto caduto violentemente sulla testa dei suoi genitori, che in quel momento provavano tante emozioni, miste a confusione. Quel mattino, ho ricevuto un suo ms

Se lo scrigno è sottochiave, ma le cose volano fuori come farfalle…

Nella malinconica cornice di oggi, lunedì 20 aprile 2020, butto giù due righe, con la stessa cadenza della pioggerellina che scorcio dalla cameretta di Lucrezia.   A casa con noi c’è anche mio marito, fermo dal lavoro da una settimana, a causa della pandemia che non ha risparmiato nessuno. E’ arrivata e ha preteso di insediarsi nelle vite, in modo subdolo e aggressivo. Ma quel che più conta, ora come ora, mio mantra peraltro di sempre, è “la salute”, colei che ti consente di vivere giorno dopo giorno, di respirare liberamente, anche fra le mura di casa in cui si è costretti (giustamente) a stare e non tramite un tubo conficcato per la sopravvivenza, in qualche sede ospedaliera. Questo è quel che da il senso di benessere attuale, la ricchezza di poter dire “anche oggi, sono qui e sto bene”;   far parte della schiera di quelli sani e non contagiati, quelli che una passeggiata entro i 200 metri, possono concedersela, udendo perfino le ali delle farfalle, il fruscio dell’aria o addirittu