"Credo in te, credo in noi", il romanzo perfetto per chi crede nell'amore

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Prima di leggere quest'intervista, vi consiglio vivamente di dare uno sguardo attento alla precedente. I primi di maggio, Annie si classificava tra i primi tre in un bellissimo "Aforisma di Primavera" e già in quel contest(o), si apprese quanto fosse abile sui banchi di scuola e tra i fogli personali, la giovane campana. In quell'occasione, parlammo più di lei, delle sue passioni e quant'altro leggerete, mentre oggi sul podio si classifica il suo primo romanzo. Credo in te, credo in noi, è la rivelazione prenatalizia che contiene sorprese amorose e sdolcinate, quanto basta. Pronti?!

Ora, le lascio nuovamente la parola, con una sua introduzione tipica napoletana. Si sa, quel popolo è generoso e riconoscente, quindi, vale sempre la pena aprire in grande stile.

 

Cara Viviana lasciami dire che per me è davvero un piacere immenso ritrovarmi qui, con te, a distanza di pochi mesi. Nella prima intervista sognavo che “Credo in te, credo in noi” diventasse cartaceo ed ora eccomi qui, a rispondere a questa seconda intervista, stringendo tra le mani il mio romanzo.

1.Annie, ci ritroviamo su questi schermi, seppur virtuali. Merito della pandemia? Quasi sicuramente. Sia io che te, ci siamo ritrovate a scrivere per sconfiggere ansia e stress, oltre che per passione. E come in tutte le cose, c'è sempre un (positivo) rovescio della medaglia! Arriviamo ai nostri figli di carta, coloro che nascono dai nostri pensieri, frutto dell'innata creatività e bisogno di comunicare. Due nomi: Ginevra e Riccardo. Chi sono costoro? Li conosci? Parlaci in linea generale, cosicché i nostri lettori possano farsi un'idea.

 

 

Ginevra e Riccardo sono i protagonisti del mio romanzo. Lei è una giovane determinata, audace e combattiva ragazza di venticinque anni. Sicura di sé e con obiettivi precisi. Sembra possedere quasi tutto: il lavoro dei suoi sogni, amici sinceri e genitori presenti; tutto tranne l’amore. A seguito di una grande delusione, il suo cuore rotto ha impedito a qualsiasi ragazzo di avvicinarsi a lei ma, come in ogni storia d’amore che si rispetti, arriva lui, Riccardo. Un giovane viziato, arrogante e presuntuoso che possiede la casa editrice per la quale lavora Ginevra. Un uomo di trent’anni convinto di poter controllare tutto e tutti ma presto si accorgerà di non riuscir a domare i suoi sentimenti. Come cita anche la sinossi del romanzo: così simili eppure così diversi; si respingono come poli dotati della stessa carica ma, allo stesso tempo, si attraggono come poli opposti.

Vorrei poter dire di conoscerli alla perfezione ma io stessa, nella stesura della storia, ho appreso nuove sfumature delle loro personalità; sono da scoprire!

2.Durante la stesura di "Credo in te, credo in noi", quanto credevi (e dunque speravi) di arrivare alla pubblicazione? L'attendevi trepidante o hai lasciato che le cose facessero il loro corso?

 


Durante la stesura non ho mai creduto potesse diventare concreto, lasciando l’universo virtuale di Wattpad per farsi strada nel mondo reale. Ho iniziato ad abbracciare quest’idea solo quando numerose lettrici mi hanno spronata a contattare delle case editrici. Da lì ho trascorso varie notti insonne per concludere e revisionare il manoscritto e inviarlo alla Book Sprint Edizioni, casa editrice che avevo selezionato come prima ipotesi, dopo un lungo giro di informazioni sul web. La realtà è che non sono una persona che attende che si presentino gli eventi, cerco di crearli, o meglio, li aiuto a manifestarsi.

3.Quando si scrive un romanzo, ahimè capita di "cedere", desistere. Ti è capitato di posare la penna o di chiudere il file, o hai sempre resistito?

 

In realtà no. Non ho mai avuto un solo attimo di cedimento che mi ha portata a spegnere il pc o ad abbandonare questo progetto. Neanche il temuto blocco dello scrittore mi ha mai fatto visita, almeno fino ad ora. Purtroppo a causa della vita frenetica che conduco non ho la possibilità e il tempo per scrivere tutti i giorni ma quotidianamente prendo appunti. Mi arrivano idee o ispirazioni improvvise e annoto tutto poi, quando finalmente posso dedicarmi a questa passione, scrivo senza sosta, senza bloccarmi. Niente ripensamenti, solo fiumi di parole che scendono come cascate e si arrestano solo quando metto il punto finale al capitolo. Stessa cosa mi succede anche in questo periodo che ho iniziato a scrivere il seguito di “Credo in te, credo in noi”.

4.Cara Annie, giovane studentessa della calda Terrra dei Fuochi, su Instagram snoccioli qualche informazione interessante. Sudore, impegno, sacrifici, ti hanno portata all'elaborazione scritta e resa pubblica del tuo romanzo rosa. A cosa hai dovuto rifiutare in quest'anno di lavoro? Invece, una scaramanzia in particolare?

Di lavoro direi non molto perché anche in tempi più complicati ho continuato a lavorare con il pc. Do ripetizioni ai ragazzi in alcune lingue e letterature differenti quindi si potrebbe dire che ho lavorato in DAD, proprio come le scuole.

Per quanto riguarda le scaramanzie, da buona napoletana, presto attenzione a vari eventi o azioni. Tra le tante ora mi viene in mente il non far cadere l’olio sul pavimento; è davvero un terrore. Tuttavia nessuna scaramanzia o riti favorevoli sono legati al mondo della scrittura. So di alcuni grandi autori che non scrivevano nei giorni pari o dispari, di altri che evitavano di lavorare il mercoledì o di altri ancora che facevano una corsa prima di sedersi e scrivere, ma nel mio caso non esiste nulla di tutto ciò; ogni istante della giornata è ottimo per scrivere, anche se prediligo la notte.

 

5.Ai miei angeli, ai miei genitori. Vuoi dirci chi sono le figure angeliche a cui fai riferimento nei tuoi personali ringraziamenti?

                 

Mentre, i tuoi genitori quanto hanno contribuito alla riuscita del tuo obiettivo? C'è qualcuno che, invece, sbeffeggiava il tuo lavoro?

 

I miei angeli sono i miei nonni materni. Ho dedicato in primis a loro questo successo, a loro che hanno sempre creduto in me, a loro che sono stati sempre al mio fianco per proteggermi, proprio come degli eroi. Mi hanno lasciata a distanza di pochi anni l’uno dall’altra e la cicatrice è davvero ancora troppo fresca. Come ho scritto nella dedica, e anche in un passo del libro; la loro costante presenza celeste è più forte dell’assenza dei loro corpi; ed è verissimo. Li sento ogni giorno con me, pronti a proteggermi, a consigliarmi e a gioire insieme a me, esattamente come facevano nella loro vita terrena.

Quanto ai miei genitori nel momento in cui ho parlato con loro di questo sogno mi hanno sostenuta in tutto, moralmente ed economicamente. Mi hanno permesso di salire su questo treno e cogliere l’opportunità che mi si era presentata, ma del resto lo hanno sempre fatto per tutto. Sono estremamente grata a entrambi.

Qualcuno che sbeffeggia dici? Sinceramente non saprei, credo di no ma non posso metterci la mano sul fuoco. Suppongo possano esserci persone che non gradiranno il libro ma non ne farò un dramma, al contrario sono molto aperta a tutte le critiche negative purché costruttive.

 

6.Credo in te, credo in noi, abbraccerà un pubblico adolescenziale o anche trentenne? Quali sono le tue aspettative? 

Partiamo dal presupposto che è consigliato a un pubblico di 16+, quindi parliamo dell’ultima fase dell’adolescenza, ma ricordiamo anche che i protagonisti hanno venticinque e trent’anni. Secondo me questo romanzo può affascinare gli adolescenti che muovo gli ultimi passi in questa fase complessa della vita e, con estrema semplicità, può appassionarei giovani che sono ormai entrati nel difficile mondo degli adulti. Ci sono davvero tanti temi importanti in “Credo in te, credo in noi”, alcuni ai quali ho dedicato posizioni di maggior rilievo. Il mio desiderio sarebbe quello di spronare le ragazze a trovare e conoscere loro stesse, ad accettarsi per come sono e a combattere con tutte le loro forze per emergere nel mondo del lavoro. Desidererei spronare i ragazzi nell’attenzione dei sentimenti propri e altrui e nell’essere sinceri, soprattutto con chi ci tiene a loro. Mi piacerebbe aiutare a sbloccare le ragazze e i ragazzi incapaci di fidarsi e di lasciarsi andare in ambito amoroso. Infine, ma non meno importante, vorrei indurrei ogni singolo lettore a sognare e a credere nell’amore, non quello utopico delle favole, bensì nell’amore realmente puro e fantasticamente imperfetto.

7.Conosci tante Ginevra? La consiglieresti come amica? Al contrario, il sesso maschile richiama il nome di Riccardo, chi rappresenta? Il fidanzato o il datore di lavoro ideale?

 

In realtà non ne conosco molte ma posso confermare che Ginevra ed io ci assomigliamo davvero tanto, e non è solo la folta chioma che si vede in copertina ad accumunarci bensì proprio il forte carattere. Siamo una lo specchio dell’altra; le sue paure sono le mie e i miei sogni sono i suoi.

Se la consiglierei come amica? Credo che questo dovresti chiederlo alla mia migliore amica che sembra sopportarmi davvero bene.

Riccardo invece è un mix omogeneo di miei amici, dal punto di vista estetico, ma caratterialmente racchiude elementi di due ragazzi in particolare che hanno lasciato qualcosa di persistente in me, in più anche Riccardo ha alcune sfumature della mia essenza.

Come fidanzato lo consiglierei ma come datore di lavoro decisamente meno.

 

8.Annie, sei piena di talento ed entusiasmo, ingredienti essenziali per fare la differenza. A tal proposito, preferiresti essere la nuova "Moccia" o una personalità del tutto autentica che non si accosti a nessun best Sellers certificato? 

 


Nulla togliendo a Moccia, ma io sonno Annie; ho i miei sogni, i miei valori e la mia personalità. Io desidererei diventare un’autrice di successo, apprezzata per aver creato persone, e non personaggi, nei quali tutti possono riconoscersi. Per aver dato voce ai sentimenti di uomini e donne e per aver scritto tra le più romantiche frasi che innamorati potranno usare per esprimere il loro amore.

            Che inguaribile romantica, non trovi?

 

9.Annie, sei pronta a firmare autografi o i tuoi obiettivi si stanno incanalando verso altre mete? Su Instagram, ho appena appreso un rito di cui garantisci l'efficacia. Fumo e fuoco. Di che si tratta?

 

Prontissima e con tanta voglia di scrivere dediche personalizzate! Adoro ogni aspetto di questo mestiere che ho deciso di intraprendere, anche se preferisco definirla arte.

Per quanto riguarda il rito, presumo ti riferisca alla ceralacca. Ho sempre visto dei video su Youtube nei quali creavano sigilli di ceralacca e, trovandoli eleganti e di altri tempi, ho deciso di chiudere i pacchetti dei libri spediti con fiori e sigilli dai diversi colori. Ti dirò, ho trovato questa pratica molto rilassante.

 

10.T'invitano in un salotto televisivo. Partecipi senza pensarci o ti aggrappi alle tue onde? Quale messaggio rivolgi alle penne emergenti?

 

Assolutamente, partecipo con gioia ed entusiasmo. È un’opportunità stupenda per far conoscere “Credo in te, credo in noi” e me stessa che mi celo dietro le righe del mio romanzo.

A dire il vero mi sento anch’io una penna emergente quindi a tutti coloro che hanno questo sogno nel cassetto dico: “Se questo è ciò che desiderate realmente per voi, impegnate mente e cuore nel raggiungere il vostro obiettivo. Mente perché serve studiare tanto e leggere parecchio per poter scrivere bene, nessun grande autore è diventato tale restando bloccato nel proprio mondo chiuso e ristretto. Cuore perché niente di valore può nascere senza amore, cura e dedizione”.

 

11.Come sempre, nelle mie interviste, l'interlocutore è libero di incrementare elementi d'interesse. Annie, dove potranno trovarti i nostri lettori? Hai realizzato un booktrailer che possa fungere da presentazione?

 

Sicuramente sul sito web della Book Sprint Edizioni, dove è possibile acquistare il libro, formato cartaceo ed e-book, e leggere l’intervista rilasciata alla casa editrice, inoltre sulla loro pagina Youtube è presente anche un’intervista fatta in live streaming. In finepossono cercarmi anche su Instagram digitando annie_ogliastro e contattarmi in privato per acquistare direttamente da me il romanzo con dedica, disponibili però solo spedizioni in Italia.

Non mi resta cha salutare te e i tuoi lettori e ringraziarti per questa stupenda intervista.

Grazie Viviana!

 

Sono io che ringrazio Annie, augurandole un grande in bocca al lupo!

 

 

Viviana Fornaro Brambilla

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