L’enoteca Gatto vi aspetta con una graffiante burrata farcita

 E voi, l’avete mai assaggiata la burrata farcita? Se sì, vuol dire che avete già fatto tappa da Pasquale e Diana Gatto. Il loro è un prodotto fresco e originale, servito a seconda del vostro gusto preferito, non senza il bicchiere di vino adatto. Del resto, ci troviamo sempre in un’enoteca.


L’enoteca Gatto, è una realtà imprenditoriale prettamente familiare che prende il nome dall’idea geniale di Pasquale, al timone con la sua signora, Diana Zerilli, sommelier. Un binomio perfetto, sentimentale e lavorativo. Si dice che il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo e a loro questa frase si addice in toto. Nel settembre 2016, da una prima intuizione di volersi mettere in gioco, P&D, danno vita alla loro enoteca che insorge in Via Delle Forze Armate, 11 a Milano. 

Nel pianeta milanese, gravitano certamente eccellenti locali ed enoteche, ma la nostra ancora piccola e familiare, ha un quid dal sapore casereccio”, spiega Pasquale con una nota riportata anche nel sito visitabile e ben curato (www.enotecagattomilano.com ).

La loro è sì una realtà fiorente, ma molto promettente: nel civico di prima citato pocanzi, l’attività proponeva una vera e propria bottega del gusto, tra taglieri di salumi e formaggi artigianali di ogni parte di Italia, 330 etichette di vini Made in Italy e selezionati con cura dalla coppia amante della buona cucina. Sprovvisti di fornelli e attrezzi da lavoro, qualche metro più avanti rispetto al n°9 con cui erano partiti, P&D, si sono accomodati con un’insegna diversa, che ad oggi promuove anche la ristorazione. 

E come se fosse un destino predetto, tra il contrassegno numerico precedente e quello attuale, si trova il n° 10, come il voto che si meritano.

A tal proposito, ci addentriamo di più nel loro mondo e poniamo il riflettore sul calice che accompagna le loro portate, recensite da moltissimi utenti del territorio. “Viviana, devi sapere che noi produciamo il Prosecco Gatto”, introduce fiero Pasquale, che ha tirato su la saracinesca 48 ore fa, “grazie ad una cara amica, Paola Tacoli Aquini, siamo riusciti a ottenere il vino che porta il nome del locale”, ricorda felice il titolare che quattro anni fa ha assaporato personalmente. E in questa scoperta promossa a pieni voti, c’è la mano, o meglio il palato sopraffino di sua moglie Diana. Un lavoro in rosa: lei e Paola hanno studiato un brand in grado di sembrare uno champagne: 11 gradi, delicato, dal retrogusto fresco, fruttato. 

Talmente delicato che può essere sorseggiato da chiunque e in simbiosi con qualsiasi comanda. Una produzione che porta il suo nome e può vantare le richieste dei suoi clienti che lo chiamano vino. Lui si fa corteggiare e quando il cameriere lo serve al tavolo, allo stappare della bottiglia, si esibisce nelle sue onde delicate. I commensali restano incantati e allargano le narici per cogliere il suo decanto.

Un sodalizio che arriva al traguardo, mediante i continui aggiornamenti che Pasquale appone. “Chi sta leggendo la nostra storia, è il benvenuto. Dovete provare voi stessi, solo così constaterete la qualità offerta, andando a sfatare quel mito in cui per mangiare bene bisogna pagare tanto”, rammenta il Sig. Gatto. L’enoteca si è trasformata, diventando una cucina a tutti gli effetti, in grado di proporre piatti tipici della tradizione lombarda ed emiliana.

Diana, ci tiene a sottolineare che nel suo corpo ci sia quel sangue “alla bolognese”, per restare in tema.

Un altro must che troverete solo da loro, è sua Maestà: la Burrata. Con la ‘B’ maiuscola, poiché non è la classica, altresì farcita. “Stiamo parlando del mio fiore all’occhiello”, spiega Pasquale, “un giorno mi sono servito del formaggio di capra, una burrata liscia e dello zola”. Et voilà, è sbucata fuori un’altra delle sue idee geniali: ora si realizzano batuffoli di burrate farcite da 100 grammi ciascuna. “Le prepariamo al pistacchio, al cuore di zola, con la cipolla di Tropea, alle olive, con lo stracchino, al pesto”, prosegue Pasquale, confessando che la sua scelta in fatto di latte ricade esclusivamente sul latte vaccino. Le nostre "bombe" senza farcitura, con quella tipologia di latte, pesano 500 grammi”.

Un pasto unico, che si sceglie tra nodoni, nodini, trecce.

Come quelle dei loro cavalli: Pasquale e consorte, frequentano un maneggio della zona che dà loro la verdura fresca, a chilometro zero, da servire nei contorni ordinati.

E’ il caso di dirlo: che la loro attività continui a galoppare verso nuovi orizzonti e per farlo, 

ha bisogno di voi.

 

 

A presto

Viviana Fornaro Brambilla

Instagram: viviana_fornaro_brambilla

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