Ornella Babet: dalle Mauritius alla Sicilia, per non mitigarsi troppo

 Il suo sangue è caliente, come ricorda la sua Isola natia: le Mauritius. Lì, noi italiani ci festeggiamo le nozze, mentre Ornella Babet è volata nella nostra Penisola, esattamente nella calda terra dove risiede l’Etna e ha incontrato suo marito, italo brasiliano. Il destino ci ha visto lungo, più delle ore che dividevano i loro cuori, prima di farli sposare.

Intanto la ringrazio per l'intervista che desidera farmi per me ha un valore immenso”, introduce Ornella, festosamente. La sua energia mi contagia dalla tastiera dello smartphone e non ho potuto chiederle da dove arrivasse. Oltre che la provenienza, Ornella sprizza gioia da ogni poro e condisce la sua bacheca, di vita vera: con i suoi figli, l’adorato marito ed il lavoro. “Cercare di emergere in mezzo a tante storie di valore non è facile e ci provo quotidianamente proprio per arrivare dritta al cuore delle persone. Sono stata una bambina chiusa e introversa e per nulla ascoltata e rassicurata da bambina, ho dovuto sempre trovare le risposte alle mie domande da sola e quasi in tutto sono autodidatta”.

Ecco la spiegazione alla mia domanda: Ornella ha avuto un cammino impegnativo e lo stesso le ha permesso di diventare la donna forte e tuttofare che è oggi.

Questo mio modo di espormi e una liberazione ma anche un voler gridare per farmi sentire. Lavorare online è una mia scelta personale, ho abbandonato diversi studi (psicologia, scienze ambientali, perché in realtà non ero ancora pronta mentalmente all'attenzione, la mia mente era sofferente) e conseguito solo quelle che più mi interessavano e davano gioia,come specializzarmi per capire i bisogni dei bambini cechi e sordi”. Il suo essere predisposta al prossimo, l’aveva portata a dedicarsi anche sui libri per farne un lavoro a tutti gli effetti. Come spesso accade, chi vive in situazioni spiacevoli o difficoltose, tende a prodigarsi agli altri. Ci si sente bene a far del bene e questo appaga nel profondo, sfiorando il cuore, l’organo che fa pulsare le passioni.

Purtroppo quando mi sono affacciata alla realtà dell'impiego mi sono sentita stretta e frustrata poco coinvolta e del tutto fuori luogo. Sono una persona che non ama le regole e vuole dare al prossimo con il cuore e dover sottostare a disposizioni dei vertici anche nel senso del contatto interiore con i bambini attraverso la semplicità e l'amore invece che soliti schemi didattici mi teneva in catene. Credo nella libertà di espressione desidero creare un luogo dove i bambini possano esprimere liberamente ciò che provano attraverso l'utilizzo di sensazione e emozioni che provengano da momenti di spensieratezza e condivisione all'aria aperta o in situazioni al di fuori delle mura scolastiche. Il network per me è una soluzione più veloce al mio desiderio di creare questo luogo sensoriale”.

Ornella sa cosa significa essere un genitore presente e pertanto ha scelto un lavoro appagante che le permette di gestire la casa e la famiglia, molto importante. Poter coniugare entrambe le attività, la rende gioiosa, anche se in certe giornate, vorrebbe dedicarsi a un buon caffè con le amiche.

Ti capita di avvertire l’assenza dei tuoi?

“Sento spesso la mancanza dei miei cari più che del luogo da cui provengo perche sono venuta quando avevo tre anni in Italia e ben poco porto del mio paese solo ricordi sbiaditi. La natura è una di quelle cose che vorrei maggiormente far ammirare ai miei bambini. i sapori provo quotidianamente a metterli in tavola ma la cultura verso e propria l'ho messa un po' di lato per via del mio rapporto un po’ teso con i miei connazionali.

Visto che vivo sin da piccola qui (sono venuta all'età di tre anni con mamma e papà) ho inglobato l'esser italiana e questo ha creato divergenze culturali”.

 Ornella ha gettato qui le basi per il suo futuro: si auspica che i genitori aiutino i figli a crescere ed essere loro un valido esempio.

 L’altro giorno, postava la foto di due ragazzi, di cui uno il suo. La frase che accompagnava quello scatto felice, era severo al punto giusto: “entrambi sono vittime di bullismo ma insieme si fanno forza. Il messaggio è rivolto alle mamme che non sanno come si comportano i figli e credono che i loro siano dei Santi. Rispetto è la parola d’ordine”.

Un messaggio chiaro che apre le porte ad altri temi delicati a cui si da ancora troppa poca voce. Il fenomeno che cita Ornella ha preso piede e non solo alle medie, ma già dalle scuole primarie. E’ bene ammonire i figli sin da piccoli, per istruirli al meglio verso i coetanei e le persone tutte. Dobbiamo imparare a vestire i panni degli altri, senza che il pensiero del “tanto non mi riguarda”, possa passare per l’anticamera del cervello. Il dolore di una madre che patisce le malvagità altrui, dovrebbe toccarci, anzi deve, senza il condizionale. Se non è il colore della pelle a darci fastidio, sono le squadre di calcio. Se non sono i vicini rumorosi, ci rendono irascibili i pazienti che sono in attesa prima di noi. Insomma, la disciplina che spesso ci riesce meglio è criticare. Invece se provassimo a sgomberare la mente di pregiudizi e frustrazioni, riusciremmo a migliorarci. Solo così proveremmo a cambiare il mondo, un pezzo ciascuno, nel nostro piccolo. 

Vuoi raccontarci anche del grande amore con tuo marito?

"Mio marito italo brasiliano di adozione mi ha donato l'amore che avevo perso per la famiglia grazie alla presenza costante di mia suocera che mi ha insegnato ad essere una buona madre e una moglie presente. I miei figli sono la chiave del mio coraggio tutt'ora.

Ogni giorno mi sveglio e faccio le mie azioni in funzione di loro che sono davvero buoni e empatici riconoscono i miei sacrifici e attendono ogni ricompensa con pazienza. Stanno imparando da me che nel momento delle difficoltà c'è sempre una soluzione e che la mia presenza è fondamentale perché molte volte ho lavorato fuori casa e si sono sentiti davvero abbandonati essendo molto attaccati alla mia figura. 

Mio marito è una persona di cuore mi fa da braccio destro in tutto non ho nulla di cui lamentarmi solo che mi piacerebbe avesse più intraprendenza nel trovare delle soluzioni quando ci sono questi periodacci di fermo con il lavoro perché lui è un taxista e fa molto affidamento al padre. Ma capisco che non tutti riescono ad essere multitasking come noi donne”. A fine giornata, a chi ci dedichiamo se non alla nostra famiglia? Sono i veri valori in cui ciascuno si rifugia, scambia opinioni, condivide la vita ed i suoi attimi, specie in un periodo in cui tutto viene messo in discussione, sul piano salutistico.

Ornella, com’è ora la situazione pandemica nel suo Paese d’origine?

Nel mio paese il covid è contenuto a quanto so e la gente e libera di spostarsi e vivere serenamente i miei parenti mi tengono aggiornata”. La bella trentacinquenne, manifesta una grande attenzione verso i suoi compaesani e non nega alle volte, una certa malinconia. Del resto, è la Terra che l’ha allevata fino ai primi anni di vita.

Credo che l'essere madre sia un compito ma anche una gioia e se non si hanno le doti innate per accudire una creatura meglio darlo a chi può farlo meglio. A mia suocera con la nascita di mio figlio ho donato la felicità di vivere una gravidanza tanto desiderata e questo per lei è stato un dono da parte mia”.

Una dichiarazione d’amore, poiché spesso le divergenze tra nuora e suocera, son dietro l’angolo.

Ornella rappresenta l’eccezione: il suo rapporto si è fortificato a tal punto da migliorarle la qualità della vita e non è cosa di poco conto.

Lei mi ha accolto con amore in un momento di forte sconforto e la mia famiglia è il mio salvagente non potrei fare altrimenti che regalargli una vita da sogno”, conclude solenne Ornella, con quel sorriso presenti in tutti i suoi scatti. 

Potete saperne di più sul profilo Ornella Can, su Instagram.


 

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