Del Re, un animo curioso e...re(g)ale!

  1.  Valentina Del Re, originaria della Campania, radicata al nord per amore e lavoro. Ricordi e vissuti, misti al futuro che stai scrivendo. Hai una valigia per le emozioni: cosa porti della tua Terra?

 


Nella mia valigia delle emozioni ci sono tanti ricordi legati sia alla mia terra natale che a tutti i luoghi che ho visitato. E c’è sempre spazio per nuove avventure!

Amo viaggiare e ho nel profondo un animo vagabondo e privo di radici. Questa attitudine mi porta a sentirmi a casa dovunque mi trovi. 

Ho tanti ricordi legati sia alla Campania che al Trentino, naturalmente li amo molto entrambi; la prima è stata custode della mia crescita e formazione, il secondo dell’amore. La mia casa però è il pianeta terra. In qualunque suo meraviglioso angolo.

Io e mio marito amiamo l’esplorazione e l’avventura, e soprattutto quando siamo insieme ci sentiamo sempre a casa, in qualunque luogo del pianeta e a contatto con qualunque differente cultura.

La nostra Terra è così accogliente e piena di storia e meravigliosi scenari, che tutti vanno accolti, rispettati e amati!


    2) Il tuo è un profilo social, giovane e dinamico, nato ad aprile e già con oltre 2k seguaci. Qual è il tuo obiettivo? Punti a qualcosa in particolare o è "semplicemente" è un hobby? 


Il mio profilo social è nato soprattutto con l’intento di far conoscere i miei romanzi ora e in futuro, ma in realtà mi ha offerto poi molte altre possibilità ed emozioni. Mi ha dato modo di confrontarmi con l’interessante realtà del bookstagram e di trovare molte informazioni e spunti utili, ma soprattutto di relazionarmi con molte persone che condividono la mia passione per la scrittura e la lettura. Questo ha fatto crescere in me la voglia di intrattenere chi mi segue e interagire piacevolmente con gli altri appassionati, cercando di offrire dei contenuti piacevoli e interessanti. Il mio obiettivo ora è quindi di continuare a crescere e non mi dispiacerebbe riuscire in qualche modo ad attirare l’attenzione di una buona casa editrice alla quale proporre i miei nuovi lavori. Del resto, credo che questo sia il sogno di qualunque scrittore emergente.


    3) Alla tenera età di quattro anni, domandasti a tua madre, insegnamenti di scrittura e lettura, mentre qualche anno dopo, scrivesti il tuo primo racconto. Cosa conservi di quel tempo, il primo con carta e penna? 


Di quel tempo conservo molti piacevoli ricordi, ripensando alle emozioni che provavo rifugiandomi nel mio fantasioso mondo e dando forma alle mie storie. Fu proprio per questo infatti che chiesi a mia madre di insegnarmi a scrivere, così da poter fissare sulla carta le mille storie sulle quali da sempre fantasticavo, e iniziai immediatamente a farlo, scrivendo a quattro anni il mio primo racconto e a otto il primo romanzo.

Custodisco nella mia mente e nel mio cuore anche molti vecchi spunti che nel tempo ho rielaborato, mentre a casa dei miei genitori devono esserci in qualche vecchia scatola molti vecchi racconti scritti a penna o con la vecchia macchina da scrivere su fogli spillati insieme e con copertine disegnate da me.

Un giorno mi prenderò il tempo di tornare a sfogliarli e sono certa che saranno fonte di grandi emozioni.


    4) Se ti dicessi "La scatola d'argento", che sussulto provi? Raccontaci le tue sensazioni vissute negli anni dell'adolescenza. La miglior esercitazione era la lettura o lo stimolo di mamma? Il complimento più bello, lo ricordi?


La scatola d’argento, un romanzo d’epoca per ragazzi che scrissi a quattordici anni, mi riporta immediatamente indietro nel passato, a quell’età così giovanile caratterizzata dalle prime emozioni e inquietudini amorose, che hanno ispirato la stesura di questa romantica storia.

Questo libro si discosta infatti dal mio genere abituale, l’avventura fantastica, ma già in quel periodo amavo esercitarmi non solo leggendo, ma anche cimentandomi con generi differenti per stimolare la mia creatività.

Quando poi è arrivata la pubblicazione, dopo la vincita di un concorso organizzato da una casa editrice, sono stata felice di riscontrare che diverse persone hanno particolarmente apprezzato quest’opera, nonostante l’avessi vissuta soprattutto come un esperimento. Il più bel complimento che ricordo di aver ricevuto al riguardo è arrivato da una persona che conosco, che mi ha detto di non aver mai amato leggere in precedenza e di aver acquistato il romanzo proprio perché scritto da me, ma di averlo poi letto scoprendo una nuova passione per la lettura. Pensare di poter avvicinare qualcuno al mondo della lettura mi ha sicuramente emozionato.


    5) Anamnesis, la tua trilogia fantasy/ psicologico. Avevo letto che i tuoi racconti, si basano su ciò che vivi, nel quotidiano. Anamnesis è frutto della tua passione nella branca della psicologia o hai tratto da fatti reali, dipingendo fantasia qua e là?


Amo la psicologia e ho avuto modo di approfondire l’argomento leggendo vari libri al riguardo, ecco perché ho voluto creare una storia che desse ampio spazio all’interiorità dei personaggi, che desse forma a vari avventurosi mondi modellati proprio sulla base delle paure, i desideri e i fantasmi del passato dei protagonisti.

In questo viaggio fantastico attraverso le emozioni umane, ciascun protagonista dovrà affrontare se stesso in una sezione dedicata, con antagonisti, alleati ed epiche sfide costruite sulla base della sua psicologia.

Il lettore avrà modo di immedesimarsi nelle piccole grandi lotte emotive che tutti affrontiamo quotidianamente, ma anche di addentrarsi nel profondo delle emozioni e dei sentimenti di personaggi che hanno subito gravi traumi, come abusi e sofferenze emotive di ogni genere.

Per le importanti tematiche affrontate e la modalità di esposizione intrattenitiva, la trilogia di Anamnesis si propone di unire elementi tipici della letteratura d’autore e della letteratura di genere avventuroso.

Ciascuno potrà poi scegliere l’approccio alla lettura più gradito. Gli amanti dell’avventura e del fantasy apprezzeranno l’intrattenimento offerto dal vivace susseguirsi di azione, personaggi ed eventi, mentre i lettori più interessati alla riflessione e alla psicologia avranno modo di soffermarsi sul valore emotivo e metaforico dei contenuti.

Non mancherà naturalmente un pizzico di amore e sentimento.

Questo progetto mi emoziona particolarmente e mi sto impegnando molto per esprimere con intensità ed efficacia le idee che mi propongo di trasmettere ai lettori.

Attualmente sto lavorando al secondo volume, anche se l’intera trilogia è completamente delineata nella mia mente.

Spero davvero di poter prendere la migliore decisone una volta completata l’opera, fra l’autopubblicazione o eventualmente una buona casa editrice che sappia valorizzare il mio lavoro. Sono aperta a eventuali proposte!


    6) Con cadenza settimanale, precisamente il mercoledì, promuovi la tua rubrica “I mercoledì di Valentina”, ad esempio con la storia "Tra dune e bazar", facendoci sognare il Marocco. Che meraviglia, permettimelo! Un posto che avrai nel cuore. Possiamo conoscerne i motivi? 


Qualche tempo fa ho pensato a un modo piacevole e più immediato di condividere la mia passione per la scrittura con i miei follower, offrendo loro settimanalmente qualcosa di nuovo da leggere.

Ho deciso così di creare questa rubrica, rendendo disponibili delle storie a puntate, ciascuna composta da 10 episodi di 10 pagine.

 

La prima storia, Somnium Abyssi, tratta in modo fantasioso una tematica molto delicata, il coma, narrando le avventure che la protagonista, Aurora, vive in un mondo onirico mentre è ricoverata in stato di incoscienza in seguito a un incidente stradale.

Alla fine dei dieci episodi, che includono anche vari riferimenti culturali e letterali, dato che Aurora lavora per una casa editrice, ho dedicato la storia a una persona cara, mio suocero. Durante la pandemia, infatti, ha trascorso un lungo e difficile periodo nella stessa condizione vissuta da Aurora, ma abbiamo avuto la grande gioia di poterlo riabbracciare.

Purtroppo questo non è avvenuto in altri casi, ragion per cui ho voluto nel mio piccolo esprimere tutta la mia solidarietà per le famiglie che hanno vissuto questa difficile situazione, nonché per il personale medico che ha affrontato con coraggio e altruismo questo periodo.

La seconda storia, appena conclusa, per l’appunto Fra dune e bazar, è invece un diario di viaggio, che racconta un’avventura in Marocco.

Partendo dalla storica Tétouan e proseguendo attraverso le varie affascinanti città Magrebine fino ad esplorare le incantate atmosfere del deserto del Sahara a dorso di dromedario, i lettori avranno modo di vivere una magica avventura in luoghi senza tempo.

Le esperienze che ho condiviso attraverso questa storia sono fra le tante indimenticabili emozioni vissute durante i miei viaggi.

Ho pensato di proporre prima una storia di impostazione fantastica e poi un racconto di viaggio proprio perché amo sperimentare vari differenti generi. 

Credo che sia giusto che ogni scrittore abbia un genere prediletto, ma che sia in grado anche di cimentarsi con qualunque tematica.

Per questa ragione la prossima storia a puntate sarà nuovamente impostata in modo del tutto diverso. 

In arrivò prossimamente!


    7) Valentina, traguardi all'orizzonte? Come ti vedi tra dieci anni? 


Felice. Credo che questa sia da sempre la più autentica aspirazione dell’essere umano. Ecco perché fra dieci anni mi vedo soprattutto così, felice insieme al mio amore e alle persone a me care.

Possibilmente in giro per il mondo e naturalmente sempre immersa in qualche nuovo stimolante progetto di scrittura.

Sono certa che queste mie passioni mi accompagneranno per l’eternità.

Perché l’avventura non è solo il mio genere letterario preferito, ma anche un meraviglioso modo di essere!


    8) Aggiungi note a piacimento e segnalaci siti o link a cui possono accedere per saperne di più.


Il mio romanzo d’avventura fantastica La quarta dimensione racconta la missione speciale di un agente segreto donna attraverso le epoche, grazie a una macchina del tempo realizzata dal maestro Leonardo da Vinci.

Anche questo romanzo mi ha dato tante soddisfazioni e racchiude in sé molti ricordi, dato che ne scrissi la primissima versione quando avevo otto anni.

In origine la storia e i personaggi avevano una connotazione più naïf, in linea con l’età; ad esempio uno dei protagonisti era uno scienziato pazzo alieno di nome Kotwin che dalla sua astronave a forma di nuvola creava tunnel spazio-temporali.

Crescendo ho in parte rielaborato la storia, mantenendo la tematica del viaggio nel tempo e gli altri personaggi e sostituendo lo scienziato con una figura ben più interessante e realistica, come quella di Leonardo. Ho letto molto su di lui nel corso del tempo e naturalmente non ho potuto fare a meno di lasciarmi affascinare.

Mi sono anche presa il tempo di fare sulle epoche trattate, consultando vari volumi, così da curare la parte storica, culturale e archeologica.

Fino ad arrivare alla versione attuale de La quarta dimensione.

Questo romanzo è quindi cresciuto con me, regalandomi emozioni che senz’altro non dimenticherò.

Nel cassetto, poi, c’è anche un possibile seguito, ma nel frattempo mi dedicherò a nuovi progetti.










Viviana Fornaro Brambilla

 

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