Le rivelazioni di "EroFaalBivio"

In allegato due foto, una con la mia famiglia per far capire che sono normale, un selfie per far capire che sono strano.

Un personaggio, senza ombra di dubbi. Fabio Valerio è "EroFaalBivio", oltre che padre di tre splendidi bambini, autore di due libri nati in pandemia, property manager e tanto altro ancora. Quanto siete curiosi da uno a dieci? Buona lettura!

 1) Fabio, cos'hanno in comune un agente immobiliare, uno scrittore ed un autore presso case discografiche? Ci sono giorni in cui vesti meglio i panni di uno dei tre? Parlaci un po'di te.

Ciao Viviana, innanzitutto grazie per il tempo che mi stai dedicando. Parlando di me, non sono proprio un agente immobiliare, sono una figura alternativa al classico agente che racchiude, in pratica, due lavori: il property manager ed il consulente. Il primo è, tradotto in modo capibile, il gestore di attività ricettivo-turistiche per conto di terzi mentre il consulente suggerisce, ad un possessore di un immobile, quale potrebbe essere la soluzione migliore per farlo rendere. L'essere uno scrittore è, invece, ancora un hobby nonostante la pubblicazione di due libri e varie collaborazioni. Occupa, in ogni caso, gran parte del mio tempo perché è necessario, per me, esporre i miei pensieri tramite scritti. Come ho anche scritto in passato, essere uno scrittore non è un ruolo, è più simile ad uno stato. Lo si è perché lo si sente. Diciamo che l'essere imprenditore, lavorativamente parlando, ed aver creato un'attività duplicabile dove i compensi, ormai, sono generati quasi del tutto in modo passivo, mi permette di aver maggior tempo da dedicare alla scrittura che, nonostante sia solo un hobby, io prendo seriamente, proprio come se fosse il mio lavoro principale. L'autore per case discografiche è un progetto freschissimo, nato da collaborazioni con etichette discografiche e richieste di giovani artisti che sentono la necessità di disporre di un testo per la loro musica che sia, forse, un pò più "maturo". 

 

2) Da qualche giorno, sei entrato negli "anta", e lo hai fatto con stile, almeno su Ig! Una foto di John Lennon e una frase choc: si può parlare di morte nel giorno del mio compleanno? Devi essere senz'altro bizzarro e, ragion per cui, ti domando che rapporto hai con l'ironia e l'autoironia. C'è un limite che disinserisci a piacimento o lasci che si entri nella tua "zona personale" con battute più o meno piacevoli?

 

E' vero, ho compiuto 40 anni il 9 ottobre ma come cantano i Tiromancino, non me ne sento neanche 20. Ho i capelli grigi, un pò più di peso ma le idee e la voglia di un ragazzino. E sì, sono anche bizzarro! Abbastanza da non farmi problemi nell'esprimermi o nell'affrontare temi ostici. Qualcuno potrebbe definirmi "strano" ed in effetti nella vita reale penso di esserlo. Se mi soffermo ad osservarmi da fuori, posso confermare di avere atteggiamenti un pò fuori dal comune; niente di scandaloso, si intenda, ma non sono uno pieno di compagnie, non parlo molto e do poca confidenza. C'ho già tanta "caciara" in testa, che non mi sento mai solo. Caciara = casino, ma alla romana. 

Mi considero autoironico, non amo però l'ironia forzata con l'intento di sminuire od offendere. In pratica, se me lo dico io va bene, se me lo dice qualcun altro, è meglio che smetta.

 

3) Romano de Roma, come amiamo definirvi da qui su, nel fresco del nord! Come te la passi? Hai avuto modo di vivere in altre città o solo Roma Capitale? Ti offrono un contratto nel Trentino, tra Alpi e monti. Paga soddisfacente con vitto e alloggio compresi. Accetti o ti aggrappi al Colosseo e non scendi più?

 

Ho scritto proprio qualche giorno fa un pensiero non ancora pubblicato che ti "regalo" in anteprima, si intitola ALTROVE:

Io vorrei essere sempre altrove, ma non starei bene neanche lì. Forse perché semplicemente non mi sento di qui. Forse perché non c'è né un quando, né un dove. Detto questo amo la mia città, ma non mi sento legato con il cordone. Forse sono solo "costretto" dalle circostanze (famiglia, lavoro, amici...), per ora. Per certo posso dire che non lascerei i miei luoghi per una lauta paga, perché da imprenditore non si torna indietro, o per lo meno non così facilmente. Però ho pensato molte volte di allontanarmi e nel 2019 ero piuttosto vicino al farlo. Il mio sogno sarebbe trasferirmi con la famiglia alle Canarie. 

 

 

4) Come nasce la passione per la scrittura? Scrivi a prescindere o solo quando il tuo animo te lo chiede? Come coesistono tre passioni/lavori? 

 

Scrivo sempre e da sempre. La cosa curiosa è che nei temi, a scuola, ero davvero scarso. Il primo voto sopra il 6 è arrivato in quarto superiore, in quinto addirittura un 7 e mezzo... Ho pensato, poi da più grande, che poteva essere una difficoltà nel centrarmi su un argomento che non mi destava grande interesse. Potrebbe essere così.

 

5) Il luogo preferito in cui ti rigeneri meglio? Instagram è uno di quelli o è un po' una dipendenza "tossica"? Raccontaci del tuo rapporto social.

Instagram lo uso da poco, come in realtà i social in generale, però mi sta piacendo. Non credevo mi potesse interessare questo mondo eppure, sotto alcuni aspetti, lo trovo interessante. Il luogo dove ricaricare davvero le batterie è la mia fantasia ed a contatto con il mio Io, in profondità.

 

6) Quando partecipi ad un contest, speri di vincere o "l'importante è partecipare?". In base alla risposta che scriverai, ti chiedo qual è la tua (se c'è), filosofia. Mentre, da autore di testi, qual è la colonna sonora della tua vita?

Non ho mai vinto un contest o un concorso, quindi direi di non aspettarmi mai la vittoria, ma sarebbe una bugia. Mi piace quello che scrivo, mentre lo scrivo, e credo che meriti. Mi piace un pò meno quando passa del tempo e rileggo, spesso mi sembra ancora troppo superficiale, migliorabile. La colonna sonora è tutta la musica che mi piace e, devo ammettere, mi piace tantissima musica. Non sono un tipo da genere musicale alla "Io ascolto solo rock" o "Se non è metal non mi interessa". Dal rap al rock and roll, dal blues all'indie, dal cantautorato all'elettronica, passando per la commerciale e la tecno, ho i miei brani e artisti preferiti, quindi vario molto. Vado a periodi, ma vario sempre molto.

 

7) Parlaci dei tuoi libri, dove trovarli e perché comprarli. Con cosa ti piacerebbe fare la differenza nel mondo della carta stampata?

Ho auto pubblicato due libri con KDP di Amazon, il primo a seguito della prima quarantena, a giugno 2020 ed il secondo a maggio 2021. Molto diversi e molto simili tra loro. Nel primo libro ho provato a snocciolare la questione quarantena, cosa stava significando, perché siamo arrivati a questo punto e cosa si sarebbe potuto fare durante, ma soprattutto dopo, in vista di una rinascita sociale (che però stenta ad esprimersi), anche considerando eventuali crisi economico-finanziarie e del medio oriente, che latitano dal punto di vista mediatico ma gorgogliano come un vulcano in attesa. Nel secondo libro provo a spiegare qual è il ruolo della magia nel mondo, cosa potremmo fare per stare meglio e qualche consiglio utile per superare i periodi più negativi. 

Cosa hanno in comune i due testi? La mia coscienza ed i suoi suggerimenti.

I libri si titolano: "Cosa ho imparato durante (e grazie) il coronavirus: Davvero #andràtuttobene?" e "Nuovo libretto delle arti magiche: vol. 1" entrambe disponibili in versione cartacea ed ebook su amazon.

 

 

N.B. Le foto che ammirate, sono scelte e selezionate direttamente dall'intervistato. 

 


Viviana Fornaro Brambilla

 

 

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