#aforismadiprimavera: "in punta di piedi, andiamo a conoscere la quarta classificata"

Nella giornata di ieri, si è concluso il contest #aforismadiprimavera, organizzato da Rasha, al timone virtuale della pagina squi_libri, la quale ha appena tagliato il traguardo dei 10k followers. Un "cinque" metaforico, alla coetanea che ora potrà aggiungere "swipe-up ogni volta che vorrà!". Ma questa è solo la prima di una breve lista di sorprese: la stessa promotrice, ha scelto la miglior citazione, aggiungendole così un podio accanto al terzo classificato. "Sembrava danzasse, in punta di piedi, quella splendida fatina senza ali. Sembrava avesse una luce tutta intorno che solo lui riusciva a vedere", è la frase firmata da Stefania D'Angeli, promossa tra gli oltre quaranta partecipanti. C'è da dire che tutte le frasi, di per sé, suscitavano interesse, però i posti, si sa, prevedono solo tre premiati. Ma ora, andiamo a conoscere la penna della frase che ha catturato gli occhi di Rasha.


 1) Chi è Stefania D'Angeli? Ci racconti di questa donna, delle sue passioni e di ciò che porta nel cuore.



  • Stefania D'Angeli, che ringrazia immensamente di avere questa opportunità per farsi conoscere, è marchigiana di adozione, ormai da tempo immemore. Di fondo, è una viaggiatrice seriale con il pallino delle foto e l'amore (mai abbandonato!) per la scrittura. Stefania è testarda e determinata, non si arrende nemmeno davanti all'evidenza del fallimento. A Stefania piacciono le sfide, infatti si è buttata in questo progetto del libro in campagna di raccolta fondi, perché il self-publishing era troppo semplice. E, se dovesse andare male, ci riproverà per altre vie perché vorrebbe che questa sua creatura arrivasse a più gente possibile.
    Per me, tra l'altro, è estremamente importante far conoscere il meccanismo a monte, che è il crowdfunding, qualcosa su cui c'è ancora un alone di reticenza. Si tratta, come dice la parola, di una raccolta fondi a tutti gli effetti, con un limite di tempo ed un obiettivo: 100 giorni per 200 copie, e noi siamo a circa metà del viaggio. Chi decide di sostenere la campagna fa un preordine della propria copia (ebook o cartacea) che riceverà a fine campagna, ma nel frattempo potrà leggere, in esclusiva, la bozza integrale non editata dell'autore. Qualora si arrivi all'obiettivo di 200 copie preordinate, il libro verrà a tutti gli effetti pubblicato, altrimenti i sostenitori della campagna riceveranno semplicemente una tiratura limitata. L'importanza di sostenere una campagna è data dal fatto che, se quella andrà a buon fine, chiunque abbia preordinato la propria copia saprà che sarà stato parte integrante di un progetto che va ben oltre il mero acquisto (e comunque riceverà la copia prima che venga distribuita nei circuiti librari). C'è qualcosa di più bello della soddisfazione di capire che il proprio contributo è stato fondamentale?

    2) Il suo profilo nasce i primi di marzo e ad oggi conta quasi 800 followers. Con quale modalità è riuscita nell'intento? Prima era social oppure con l'uscita del libro, è nata un'autrice digitale?
  • Sono sempre stata social, ma non così tanto! Ho un profilo Facebook che uso per scrivere cose leggere (non parlo di politica o argomenti scomodi, non mi interessa litigare a colpi di tastiera con chi non conosco) e per seguire in punta di piedi la vita della gente che non ho modo di vedere sempre, soprattutto in periodi come questo. Ho anche un profilo Instagram che dedico alle foto dei miei viaggi e della mia terra, ma non uso piani redazionali né strategie. Ho aperto un profilo dedicato al libro per supportare il mio progetto: descrivo i protagonisti del mio romanzo, creo dei post settimanali con alcuni estratti, ma faccio storytelling, ci metto la faccia e parlo di me, per farmi conoscere, affinché chi mi segue sappia che faccia ho. Credo sia molto importante. Ho seguito da subito gente specifica, facendo rete con appassionati di scrittura e libri, interagendo il più possibile, scambiando opinioni su reciproche letture. Ad oggi posso dire che l'idea di aprire un profilo dedicato sia stata azzeccata: sto conoscendo persone straordinarie, alcune delle quali hanno addirittura scelto di supportare la mia campagna di crowdfunding preordinando la propria copia del romanzo.

    3) "Come il vento e la pioggia". Un titolo che pare l'inizio di un verso poetico. Tendenzialmente, Eolo non nutre simpatia... rende irascibili e infastiditi, a meno che non ci si trovi su una spiaggia caraibica, con i capelli al vento ed il sole caldo che lo contrasta. Che rapporto ha con vento e pioggia? Posso chiederle se gli stessi le danno accesso alle ispirazioni?
  • Credo che ogni elemento della natura mi abbia dato ispirazione in un modo o nell'altro, per questo romanzo o per altri che ho scritto (e che ancora custodisco nei cassetti!). Eolo non riscuote nemmeno la mia, di simpatia: odio il vento, mi fa venire il mal di testa, ed essendo metereopatica il brutto tempo mi mette di pessimo umore. Ma "Come il vento e la pioggia" è a tutti gli effetti un verso poetico: uno dei protagonisti lo usa, infatti, come metafora. Cosa descrive però non posso dirlo: basterà leggere il romanzo!

    4) Che effetto fa essere intervistata, considerata dai lettori, scambiare opinioni con altrettanti autori? È abituata ai riflettori puntati o arriva da tutt'altro mondo? Ci racconti del giorno in cui ha ricevuto i libri a casa.
  • Pur essendo un mondo che non mi appartiene, adoro le interviste, anche se finora non ne ho fatte molte (e comunque mai in presenza, data la situazione!). Mi piace molto rispondere alle domande che mi vengono fatte, è una forma di interazione stupenda: qualcuno si interessa, si incuriosisce e chiede qualcosa. Io, con altrettanto entusiasmo, amo rispondere.
               5) Argomento ansiogeno: la pandemia. Come ha vissuto lo scorso ed il precedente (lo digito con le dita                       incrociate), lockdown? Entrambi i periodi di restrizione, le hanno consentito nuovi progetti o resta fedele                     (se lo fosse) al ticchettio della pioggia e alle carezze del vento?


  • Da quando ho cambiato vita tanti anni fa, rinunciando ad una realtà a tempo indeterminato che mi teneva in gabbia e scegliendo di seguire ciò che avrei voluto fare, ho avuto molti meno soldi e molto più tempo libero. Se non sei abituato a lavorare poco, ti senti un difetto sociale ed impazzisci. Io ho dovuto imparare a gestire il tempo libero che avevo, l'ho fatto dedicandomi a idee e progetti, dedicandolo alle mie passioni e soprattutto ai miei affetti, perché le persone non sono eterne. Insomma, ho imparato a reinventarlo senza restare mai con le mani in mano. Ad esempio lo scorso anno, in pieno lockdown, ho dedicato tantissimo tempo alla creazione di un blog (qui sulla piattaforma Blogspot) dei miei viaggi in camper, prendendo tutti i diari di bordo scritti nel corso di un decennio: il tempo è volato, direi!

    6) Preferisce scrivere a mano o a computer? Reputa il miglior rifugio una lettura od una scrittura?
  • Scrivo a mano quando si tratta di prendere appunti, poi ovviamente il computer diventa un potente alleato. La scrittura, essendo stata per tanti anni la mia terapia, per me è il rifugio primario: molto più che leggere una storia, mi piace scriverla.

    7) Durante la stesura di un testo, possono emergere lati (ancora) sconosciuti. Prima di partorire il suo primo romanzo, si era letta dentro?
  • Ho sempre scritto rovesciando all'esterno il mare che avevo dentro (ecco perché la chiamo "terapia"), i flussi di pensieri che vagavano come schegge impazzite, e soprattutto i ricordi di situazioni o emozioni a me noti. Non descrivo facilmente qualcosa che non conosco, perché sarebbe evidente il mio zoppicare lungo una strada di cui non so nulla.

    8) Un autore che arriva alla pubblicazione di un libro, è come se partorisse. Di cosa si è liberata lei? È una necessità, una fuga, una soddisfazione o una rivincita?
  • Sicuramente sarebbe una soddisfazione ed una rivincita, la consapevolezza che il mio sogno importante "vale". Qualcuno disse che "i sogni devono essere grandi, così non sii corre il rischio di perderli lungo la strada": in questo credo.

    9) A proposito di vittorie, la frase con cui ha partecipato al contest lanciato da Rasha, non è passata inosservata all'organizzatrice, la quale le ha dato il quarto posto. "Sembrava danzasse...sembrava avesse una luce che solo lui riusciva a vedere"(nella pubblicazione del pezzo, la inserirò completa). Chi sono i protagonisti di quelle parole che suscitano emozione? Secondo lei, come mai si rimane colpiti, tanto da balzare all'occhio? Per lei, quando conta danzare come una fatina ed essere considerata da quella persona in particolare?
    Se fosse stato un ballerino a danzare, su cui una donzella avrebbe messo gli occhi?
  • I protagonisti sono gli occhi di Thd, uno dei personaggi di "Come il vento e la pioggia": a lui piace molto Giada, una ragazza della sua comitiva, ma ne prenderà consapevolezza via via. Ecco, semplicemente lui, quando la guarda, la vede così. Che Giada sia bella ed appariscente è solo un dettaglio. Sono convinta che non abbiamo bisogno di gesti eclatanti, siamo tutti la fatina danzante di qualcuno (uomini e donne indistintamente), anche se siamo sgraziati come un elefante in una vetreria. Chi vuole vedere ciò che siamo realmente, lo fa senza artifici.

    10) Aggiunta note a piacimento, comprese quelle del libro (dove e come trovarlo). 🌺
  • "Come il vento e la pioggia" è un romanzo per più generazioni a confronto, una testimonianza di come i ventenni vivevano vent'anni fa. E' una storia di amicizia, musica e speranza ambientata all'inizio del millennio. Se credete che sia un tema banale, provate ad immaginare Monica, che combatte contro il mostro della depressione a vent'anni. Immaginate Alessandra, ragazza madre da sempre innamorata di Michele, che si arrabatta per trovare lavoro e per recuperare il rapporto con i genitori. Suonate il basso con Yuri, prima che si infili un un mare di guai. Immaginate Giada e le sue scelte sbagliate, Loretta che sfida i pregiudizi per stare con un ragazzo dal passato difficile. E' la storia di un gruppo di amici pieni di entusiasmo, che inizieranno ad affacciarsi alla vita a loro spese, ma nonostante tutto, avranno sempre e per sempre la consapevolezza di poter contare l'uno sull'altro, e la speranza a rigenerarli.
Disponibile al preordine (ebook o cartaceo) al link

www.bookabook.it/libri/vento-la-pioggia

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