Con l'autore Luca Ferretti, ordino un Coffee Bob, grazie

 Giornata fitta di scrittori, quella di oggi. A Jennifer si aggiunge Luca, Luca Ferretti. Con il suo arrivo, ci auspichiamo di ospitare quanti più autori, al fine di creare un bel salotto virtuale, in cui oltre ai consigli ed ai supporti, si dividono tè e biscotti.

1 - Luca Ferretti, classe 1986, scrittore. Dopo aver appreso ciò, mi accorgo di un tuo post relativo all’#economiaziendale. Deduco tu abbia fatto un cambio di rotta. E’ così o la scrittura si è rivelata una buona passione accompagnatrice?

 


Ho studiato economia aziendale per qualche anno, quando ho deciso di tornare sui libri per completare il mio percorso di studi. È una materia che mi ha affascinato e alla quale mi sono dedicato con passione, ma non è mai stata la mia prima scelta: la scrittura è da sempre la mia vocazione principale.

 

2 - Luca, in genere questa domanda non si fa, però poi mi son detta “perché no?”. Un mondo perfetto, Ieri, oggi, ieri, e Coffee Bob; i tuoi primi tre libri: a quale di questi sei più affezionato?

 

È molto difficile rispondere a questa domanda, direi anzi impossibile. Un mondo perfetto è stato il mio primo romanzo, la prima pubblicazione a riportare il mio nome in copertina, e non potrei non volergli bene. Ha rappresentato il primo passo verso l’autoconsapevolezza del potercela fare.

Ieri, oggi e ieri è invece una raccolta dei racconti che ho scritto negli anni, storie a cui sono affezionato e che rappresentano un po’ la mia crescita, sia personale che artistica.

Coffee Bob è il mio ultimo romanzo, siamo quindi ancora nella fase di innamoramento, se così vogliamo dire.

È impossibile per me fare una scelta, sono felice di averli scritti e spero di poterne aggiungere ancora molti alla lista.

 

3 - In un mondo imperfetto, come si può trarne uno…perfetto? E’ nel tuo immaginario o si rifà a qualche storia d’amore, simile a quella che vivi con la tua dolce metà?

 


Il titolo si rifà ad una frase ricorrente pronunciata dall’antagonista principale della storia, un ricercatore che scopre per caso un siero in grado di rendere le persone immortali e lo utilizza per creare quella che è la sua versione di un mondo perfetto.

Personalmente, non credo sia possibile creare un mondo perfetto, neanche nel nostro piccolo vivere quotidiano, e del resto sarebbe davvero noioso, no?

 

4 – Veniamo al Coffee Bob, la tua ultima fatica edita Edizioni Dialoghi, da pochi giorni disponibile. A cosa ti sei ispirato? Gli amanti dei caffè sono spesso “nervosi” o così vengono definiti. Il nome ti rispecchia? La scrittura è il tuo calmante?

Qualche anno fa lessi di questo concorso sponsorizzato da una nota marca di caffè. Per partecipare bastava inviare un racconto che avesse come protagonista, per l’appunto, il caffè.

L’idea mi piacque e decisi di partecipare.

Essendo però un appassionato di Stephen King e dell’horror in generale non potevo certo limitarmi a scrivere un qualcosa di tranquillo, e mi venne così l’ispirazione per questo serial killer che correggeva i suoi caffè con il sangue delle vittime, ben consapevole che questa scelta mi avrebbe precluso qualsiasi chance di vittoria.

Naturalmente, essendo una persona che ha sempre mille cose per la testa, mi sono poi dimenticato di inviare il racconto, ma mi divertii moltissimo a scriverlo, e nella mia cerchia di lettori ebbe così tanto successo che qualsiasi cosa abbia poi proposta loro mi sentivo regolarmente rispondere «Sì, sì, molto bello, certo che però Coffee Bob era migliore.»

Alla fine, stanco di sentirmelo ripetere, ho deciso di trasformare quel racconto di poche cartelle in un romanzo, cercando di approfondire la psiche di Bobby e le motivazioni che lo hanno portato a diventare quello che è.

Devo dire che scrivere ha un effetto molto rilassante per me, riesce a calmarmi anche quando scrivo di argomenti forti come quelli trattati in Coffee Bob o in altri dei miei racconti. È un’esperienza paragonabile alla terapia, mi permette di esplorarmi a fondo e di conoscermi meglio.

 

5 – Grazie ad Alessandra, ideatrice di vari contest, sono venuta a conoscenza della tua persona. Quanto è importante per te il confronto con altri autori? Quale strada stai percorrendo, affinché possa raggiungere i tuoi obiettivi?Quanta importanza dai alla gavetta? Pensi ci sia un limite?

 

Ritengo fondamentale confrontarsi con altre persone che abbiano la tua stessa passione, scambiarsi opinioni ed esperienze. Purtroppo questo spesso non è possibile, specialmente sui social, un ambiente in cui creare un dialogo costruttivo è davvero difficile.

Per continuare ad inseguire i miei obiettivi sto percorrendo l’unica strada che conosco: leggere e scrivere molto, ogni volta che se ne ha l’opportunità.

La gavetta è naturalmente fondamentale, senza di essa non si cresce e soprattutto non si migliora, nella scrittura come in qualsiasi altro ambito della vita. Non credo ci siano dei limiti, in nessun campo, siamo solo noi stessi a decidere dove possiamo arrivare e come.

 

6 – Domanda “scomoda”, se vogliamo. Domani ti chiamano per offrirti il posto della vita, fatto di tanto lavoro e sacrificio, ma quello per cui hai studiato. Accetti, con la consapevolezza che dovrai accantonare la scrittura o rifiuti nella speranza di vivere di ciò che fa muovere la tua fantasia?

 

Parliamoci chiaro, per quanto mi piacerebbe vivere esclusivamente di scrittura, so perfettamente che è un sogno con una percentuale di realizzazione bassissima.

Se dovessi ricevere questa famosa telefonata accetterei senza tanti pensieri, consapevole del fatto che il continuare a scrivere dipende esclusivamente dall’importanza che io decido di dargli. Già adesso, quando sono impegnato nella stesura di un libro, faccio dei sacrifici per dedicarmici, come alzarmi due ore prima del solito per potermi ricavare del tempo per scrivere prima di andare in ufficio, o rinunciare alla pausa pranzo perché ho quella scena fondamentale da mettere su carta prima che l’ispirazione passi.

Alla fine, è solo un discorso di come uno decide di dividere il proprio tempo.

 

7 – A chi dedichi i tuoi libri? E soprattutto, dove possiamo acquistarli?

I primi due libri sono acquistabili sui principali siti di e-shop, mentre Coffee Bob è al momento prenotabile in preordine direttamente dal sito della Edizioni Dialoghi. Ci tengo a precisare che i primi cento che lo acquisteranno avranno diritto ad un’edizione limitata e numerata, nonché alla spedizione gratuita.

Sono solito dedicare i miei libri a tutte quelle persone che mi spingono a continuare a scriverli, ma sicuramente tra i tanti nomi non possono mai mancare quelli delle due donne della mia vita: Chiara, con la quale condivido le mie giornate da ormai nove annie che rappresenta la mia forza ed ispirazione, e mia madre, che spero sia orgogliosa di me, dovunque si trovi.

 



Intervista realizzata da Viviana Fornaro Brambilla

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