Francesca Giugliano: "il nubifragio ha portato via i miei scritti, ma non le mie idee"

Un viso dolce, come gli struffoli da lei postati e mangiati. Francesca Giugliano è l'autrice di "Parlo ancora di te", il suo primo romanzo, fresco di stampa. E voi, la conoscete? Mettetevi comodi e godetevi l'intervista (con o senza struffoli). 

 1) Francesca Giugliano, giovane campana (almeno, dagli struffoli postati) e da poco anche autrice. Come ti senti?

 


Sì, ho origini campane, nonostante viva in Calabria fin da bambina.

I miei genitori sono entrambi campani e si sono conosciuti in Calabria, quando si dice il destino... 

Come mi sento? Sono emozionatissima, ancora non mi sembra vero di aver pubblicato il mio primo libro, tanto che delle volte penso di star solo sognando! 



2) “Parlo di te”, ha un mese di vita, ma chissà da quanto tempo lo avevi in serbo. Raccontaci com’è nato, la tua ispirazione madre e, perché no, se i dolci in qualche modo, c’entrano.

 

"Parlo ancora di te" era nella mia testa da decenni.

Fin da ragazzina mi sono sempre dilettata nella scrittura, sono stata sempre una ragazzina timida all'apparenza, di quelle che hanno difficoltà a intraprendere nuove amicizie e ciò è stato un bene per me, perché ho passato svariate ore a leggere e sognare, con il desiderio sempre fisso nella mia mente di poter un giorno trasformare il mio amore per la scrittura in realtà.

"Parlo ancora di te" lo avevo scritto da ragazza, con l'intenzione sempre viva nella mia mente, di renderlo un libro vero e proprio, purtroppo accadde un evento che distrusse i miei sogni.

Nell'estate del 2015 un nubifragio inondò il mio paese devastando totalmente il ristorante dei miei genitori e con esso anche la mia cartella con la stampa di Sailor moon, la adoravo.

Lì dentro c'erano tutti i miei appunti, bozze, incipit, poesie e anche fan fiction e, ovviamente, anche Parlo ancora di te, all'epoca scritto su un semplice quaderno.

Successivamente ho continuato a pensare e ripensare quel libro mai nato, fino a che non mi sono decisa a mettermi di nuovo in gioco e a renderlo una realtà.

Diciamo che in comune coi dolci ha di certo la pazienza nel dosare tutti gli ingredienti con una certa dimestichezza e tante ore di lievitazione, perché l'attesa è stata lunga davvero, ma il risultato è stato dolcissimo, nonostante la storia sia agrodolce.

 

3) La dolcezza sembra far parte di te, del tuo modo di essere. E’ così o le foto “ingannano”? Difficilmente, il sesto senso di noi donne sbaglia. Con quali ingredienti (indispensabili), hai scritto “Parlo ancora di te”?

 

 

Sono una ragazza molto dolce, in effetti, ovviamente il sesto senso di una donna non può mai sbagliare.

Adoro le cose dolci, tenere e in" Parlo ancora di te "ho messo tanta dolcezza e tenerezza, ma anche una buona dose di delusione e dolore, per far sì che tutto venisse raccontato a dovere. 

 

4) Grazie alla pagina squi_libri, gestita da Rasha, hai partecipato al suo contest. Perché “Tirai una boccata alla sigaretta,…”, è stata da te scelta? Sei una fumatrice di carta o di sigarette? Quanto c’è di Francesca e di poesia in questo tuo primo libro?

 

Innanzitutto un grazie sia ad Alessandra che a te per tutto ciò che fate, siete meravigliose, davvero.

Ho scelto quel pezzo del mio libro, perché l'ho sempre amato, la scena in sé per sé di cercare di afferrare quelle nubi prodotte dal fumo della sigaretta e, ovviamente, non riuscirci perché sfuggenti e il paragonare quella sparizione all'assenza che tormenta la protagonista già dal prologo.

No non fumo, è una cosa che non mi ha mai tentato, preferisco i libri alla sigaretta. 

Di me c'è molto in" Parlo ancora di te", ho messo il cuore in questo progetto, cercando di immedesimarmi sempre più alla protagonista, nonostante io non abbia vissuto le stesse vicende che ha vissuto lei, forse anche per questo la protagonista non la chiamo mai per nome...così magari chi legge può sentirsi chiaramente lei ed emozionarsi e talvolta anche piangere, come è accaduto a me. 

 

5) “Parlo ancora di te” avrà un fratellino? I tuoi lettori, a cui dedicherai il libro, stanno manifestando pareri più che positivi. Darai loro un libro completamente diverso?

 

Ho già un lavoro in fase di produzione, non sarà un seguito di "Parlo ancora di te", nonostante qualcuno me l'abbia chiesto, ma per ora credo che la storia della protagonista e di Nausicaa debba finire qui, magari un domani potrà accadere un qualcosa tra loro che varrà la pena raccontare, ma per ora sono solo ipotesi.

Il mio nuovo progetto sarà sempre una storia d'amore, ma con due nuovi protagonisti, questa volta due ragazzi, tendo spesso a creare storie d'amore con vari gender, che siano omosessuali o etero, perché penso che l'amore non abbia un'identità sessuale precisa. 

 

6) Chi sono i più grandi fan dell’autrice di “Parlo ancora di te”?

Bella domanda, beh ho avuto un riscontro positivo da parte di parenti ed amici, la cosa che mi ha fatto più piacere è vedere persone che non sono appassionati lettori, leggere il mio libro in pochi giorni e dirmi che lo hanno divorato tanto che era scorrevole ed interessante.

Diciamo che sto raggiungendo il mio obiettivo, toccare il cuore di chi legge ciò che scrivo. 

 

7) La giornata è composta da 24 ore. Quanta importanza dai alla lettura? E alla scrittura? Di chi non puoi fare a meno? Ti sono venute in soccorso nel precedente lockdown o sono tue alleate da sempre?

 

Il tutto dipende dai miei impegni, se potessi dedicherei anche più di 24 ore sia alla lettura che alla scrittura, anche se in questo periodo mi sono gettata appieno nella scrittura.

Scrivevo anche prima del lockdown, solo che avevo meno tempo a disposizione per me, invece in questo periodo di reclusione sono riuscita a scrivere molto.

 

8) Dove potremo trovare il tuo romanzo? Indicaci anche ciò che ritieni opportuno per i nostri lettori di fiducia.

 

È disponibile su Amazon sia in formato cartaceo che ebook.

Allego i link di contatto 

 

https://linktr.ee/francescagiuglianoautrice

 

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